In seguito al primo ampliamento della cantina, nel tempo si sono resi necessari interventi su particolari ambienti dell'esistente.
Grazie alla fedele e dettagliata ricostruzione delle finestre storiche il cortile ha infatti recuperato l'antico fascino di un tempo. Per i servizi igienici sono state progettate scultoree vasche di basalto massiccio dell'alpe di Siusi e sono state pensate rubinetterie dal design coordinato.
La valorizzazione delle antiche cantine è avvenuta invece soprattutto tramite la progettazione di una nuova e adeguata illuminazione degli ambienti. Se la „cantina di porfido“ era stata oggetto principale del primo ampliamento, in questa fase si è intervenuti sulla „cantina delle rarità“. Le cosiddette „rarità“ sono infatti vini ottenuti da vigneti selezionati, sottoposti per decenni ad un processo di maturazione in speciali botti di acciaio. Per la realizzazione sono stati uniti i due ambienti in adiacenza, tagliando il solaio che li divideva verticalmente, ed è stato progettato uno scaffale filiforme. Quest'ultimo, realizzato con una struttura d'acciaio incrociata fino a formare degli scomparti romboidali e l'involucro stesso in cui è contenuto sono stati pensati per la presentazione di questa squisita linea di prodotti vinicoli.
Dati tecnici
Committente | Cantina Terlano
Inizio lavori | maggio 2012
Conclusione | aprile 2014
Progetto illuminotecnico | Lichtraum2
Foto
Fontana | Georg Hofer
Finestre storiche | arch.tv
Cantina rarità - galeria | Sebastian Stocker
Cantina rarità - immagini sfondo | Lichtraum2